IL COMPLESSO ALARIO

UNO STRAORDINARIO CENTRO POLIFUZIONALE

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La Fondazione nasce nel 1986 per volontà della benemerita Gaetana Alario e su ispirazione dell’avvocato Franco Chirico, il cui impegno ha consentito - tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 - il reperimento delle risorse necessarie per la ristrutturazione del Palazzo Alario e per la realizzazione del complesso in cui il palazzo s’inserisce.
I professionisti coinvolti nel processo di ristrutturazione - l’architetto Paolo Portoghesi e l’ingegnere Vittorio Gigliotti, due tra le più prestigiose firme dell’architettura contemporanea - hanno operato nel pieno rispetto della memoria storica dell’edificio principale- masseria fortificata, un tempo residenza estiva della famiglia degli Alario, gestita come casa colonica nei restanti mesi dell’anno - recuperando la maggior parte delle strutture e degli elementi decorativi preesistenti e creando al contempo nuovi spazi aperti al pubblico, funzionali alla loro destinazione d’uso: il risultato d’insieme è un complesso architettonico polifunzionale che si presenta al visitatore come armoniosa sintesi tra passato e presente.
Nell’antica masseria, che si sviluppa su quattro livelli attorno ad una ampia e suggestiva corte centrale, sono presenti la biblioteca, una sala espositiva multimediale, aule formative, laboratori informatici, linguistici e di fabbricazione digitale, spazi di coworking e saloni per eventi e convegni. All’esterno il palazzo storico si correda del cineteatro-auditorium “Parmenide”, del teatro “Zenone” e della foresteria “Il ritrovo di Parmenide”, che si sviluppano lungo il portico “La Passeggiata dei Filosofi” e attorno al largo piazzale in marmo di travertino: una moderna agorà impreziosita dai simboli della tradizione naturalistica e demoetnoantropologica del Cilento, l’ulivo, la vite e il fico. Il complesso è circondato da un rigoglioso giardino in cui campeggiano due opere dello scultore contemporaneo Vincenzo Cerino: la statua bronzea di Parmenide, raffigurante il filosofo di Elea-Velia, fondatore della famosa scuola eleatica, e la fontana delle Cinque Sorelle, omaggio alle cinque dighe del fiume Alento, la cui edificazione ha dato un rilevante contributo allo sviluppo dell’agricoltura e alla soluzione della crisi idrica che attanagliava il territorio cilentano nei decenni passati.
La manutenzione costante delle strutture e dei giardini, unitamente all’implementazione e all’aggiornamento continui delle dotazioni tecnologiche ed informatiche, rappresenta un punto di forza indispensabile per preservare la bellezza storica della Fondazione e garantirne la più efficiente funzionalità.
Aperta alle collaborazioni di terzi, l’Ente ha sottoscritto accordi di collaborazione con una società di servizi affinché i propri ambienti possano essere utilizzati anche per meeting, congressi ed eventi privati.

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